Cos’è il Marketing Mitologico?

Sin da piccolo ho una grande passione per le storie.

Non sto parlando dei contenuti della durata di 24 ore che puoi trovare sui social network, ma il racconto di vicende reali o fantastiche che caratterizzano l’umanità dalla notte dei tempi.

Le nostre vite sono costruite intorno alle storie: quelle che raccontiamo a noi stessi riguardo a tutto ciò che ci accade ogni giorno.

Queste storie formano la nostra comprensione e memoria del mondo e delle persone con cui interagiamo.

Anche se non ce ne accorgiamo, noi ci relazioniamo con gli altri e con il mondo più o meno sempre con le stesse storie, a volte più realistiche e analitiche altre più fantasiose e inventate.

Se esistono delle affinità tra le varie storie, significa che queste sono estremamente importanti per l’uomo. È come se tutti i racconti avessero qualcosa di cui la gente ha assolutamente bisogno.

Le storie ci fanno ridere, piangere, alcune volte ci lasciano letteralmente turbati, altre invece ci portano in mondi ai quali solo i sognatori hanno avuto accesso.
Dopo queste esperienze le persone si trovano arricchite di un qualcosa che non saprebbero spiegare.

Se guardiamo bene la storia dell’essere umano, la mitologia e i riti hanno sempre avuto la fondamentale funzione di fornire i simboli che aiutano il progresso e spingono a un’evoluzione.
Questi simboli non sono altro che mezzi psicologici che aiutano l’uomo a crescere e a fare esperienze anche quando le storie e i personaggi che propongono sono irrealistici o fantastici, come ad esempio le sirene o le fate. ( Io credo nelle fate, lo giuro! 😀 )

Pensiamo al cinema e a come è in grado di farci vivere gli intrighi nei film di James Bond, le avventure di Indiana Jones in mondi sperduti, oppure teletrasportarci nello spazio di una galassia lontana lontana insieme a Han Solo su Millennium Falcon.

Le storie fanno parte delle nostre vite e chi fa marketing questo lo sa bene.
Infatti anche un brand racconta una storia, fatta dei suoi prodotti, delle sue azioni e delle sue relazioni col mondo. L’obiettivo della storia di un brand è quello di coinvolgere le persone che si ritrovano in quella narrazione, facendoli diventare dei clienti appassionati.

La storia che racconta un brand è quella che può sancire il successo o il fallimento del suo business. Per una storia sbagliata, incoerente oppure anacronistica un brand può addirittura perdere la fiducia dei suoi clienti.

Con la digitalizzazione dei media, costruire una “storia” coerente e soprattutto efficace è diventato sempre più complicato per un brand. La frammentazione dei canali di comunicazione e dell’attenzione del pubblico hanno reso questa operazione un ostacolo così insormontabile per alcune aziende da portarle a trascurare, e in alcuni casi anche ad abbandonare, il racconto della loro storia.

Come è già accaduto per molte altre cose, ad esempio la Retorica di Cicerone, sul web c’è la tendenza a riscoprire forme di comunicazione che riguardano il passato.

Una di queste è l’applicazione di un’antica forma di storytelling al mondo del marketing: il Marketing Mitologico.

Considerando che il racconto del brand risulta sempre più complesso e dispendioso, è necessario non semplificare i processi di narrazione, ma semplificare la storia usando forme che già conosciamo perché insite nel passato del genere umano.

Il Marketing Mitologico propone una narrazione che parla al nostro lato emotivo ancestrale: storie semplici che riescono a toccare le emozioni di tutti, senza distinzione, grazie agli archetipi.

 

Cosa sono gli archetipi e che ruolo svolgono nel Marketing Mitologico?

La parola archetipo viene utilizzata in diverse discipline per indicare un modello, una forma o una matrice di un concetto generale.

Nel Marketing Mitologico questi archetipi sono i personaggi che si ritrovano in ogni favola o in ogni mito, e che riescono con la loro semplicità a rappresentare le vicende che caratterizzano la storia di un brand.

Li possiamo dividere in:

 

L’Innocente

Essere “Innocenti” vuol dire raccontare una storia in cui si è liberi di essere se stessi e di poter vivere il proprio sogno.

Il brand che usa l’archetipo dell’Innocente per raccontare la propria storia cerca di agire con ottimismo e libertà. Le aziende che di solito si rifanno a questa figura sono a conduzione familiare, o vendono prodotti naturali oppure organici. Sono brand che richiamano l’infanzia o che si basano su valori come onestà, trasparenza e semplicità.

Alcuni brand che utilizzano questo archetipo nella loro comunicazione sono Dove e Mulino Bianco.

 

L’Esploratore

Dire di essere un Esploratore è un’affermazione di libertà. Vuol dire raccontare una storia di scoperte, di nuove esperienze e di avventura.

Il brand che usa l’archetipo dell’Esploratore per raccontare la propria storia promuove uno stile di vita avventuroso e guarda all’esplorazione come a un modo per scoprire sé stessi e il mondo. Di solito incarnano questo archetipo aziende che vendono prodotti per l’outdoor, il viaggio, lo sport, ma anche macchine sportive tipo fuoristrada.

Alcuni brand che utilizzano questo archetipo nella loro comunicazione sono ad esempio National Geographic, Patagonia e Levi’s.

 

Il Saggio

Una storia in cui il brand interpreta il Saggio è un racconto di libertà di pensiero e fiducia nelle capacità dell’umanità di crescere.

Il brand che usa l’archetipo del Saggio per raccontare la propria storia promuove l’uso dell’intelligenza per comprendere il mondo.

Esempi famosi di brand che utilizzano questo archetipo sono Google, Philips, Wall Street Journal.

 

L’Eroe

Trionfare contro il male non è un compito da brand, ma ci sono eccezioni.
La realtà che interpreta il ruolo dell’Eroe non si piega ai nemici ideologici.

Il brand che usa l’archetipo dell’Eroe per raccontare la propria storia utilizza forza e intelligenza per superare gli ostacoli e compiere un’impresa. Aziende del genere sono quelle che vendono prodotti o servizi che aiutano i consumatori ad esprimere il loro pieno potenziale e raggiungere i loro obiettivi.

Tra i brand che usano l’archetipo dell’Eroe ci sono ad esempio Duracell, Nike e FedEx.

 

Il Fuorilegge

Le regole della società sono fatte per essere infrante, ad ogni costo: questo è quello che racconta il brand Fuorilegge.

Il brand che racconta la propria storia usando l’archetipo del Fuorilegge vuole rompere gli schemi, scioccare e rappresentare una vera e propria rivoluzione.

Esempi famosi sono Harley Davidson, Diesel e Virgin.

 

Il Mago

L’azienda che si definisce Mago è visionaria, delinea il futuro come un guru, ponendo al centro il valore maggiormente emotivo delle nuove scoperte del futuro.

Con l’archetipo del Mago un brand racconta una storia fatta di prodotti tecnologici super innovativi, rimedi farmaceutici oppure trattamenti estetici. Ma anche una storia composta da momenti “magici” come quelli che si possono vivere in una SPA o un hotel.

Brand del tipo Mago sono Dyson, Tesla, MasterCard, Disney.

 

L’Amante

Intimità ed eleganza, questa sono le chiavi della narrazione di un brand che è “Amante”.

Amare ed essere amato, così da risultare attrattivo per entrare in relazione con gli altri: questa è la strategia adottata dal brand “Amante”.
Il tipo di aziende che si rifanno a questo archetipo sono nel mondo della gioielleria, della moda, della cosmetica, nei viaggi e nei motori.

Brand famosi di questo archetipo sono Chanel, Alfa Romeo e Victoria Secret’s.

 

Il Giullare

Ironia e leggerezza sono i mantra del brand Giullare. Non c’è niente di così serio da non poterci ridere sopra.

Il brand che usa l’archetipo del Giullare vuole giocare e scherzare per vivere il momento e godersi la vita. Dolci, snack e bevande, ma anche qualsiasi altro brand con un’identità informale e giocosa, raccontano di solito la storia del Giullare.

Esempi famosi: M&M’s e Fanta.

 

L’Aiutante

Il brand che si pone come aiutante non è protagonista, ma supporta con generosità e comprensione chi pone la sua fiducia in lui.

Il brand Aiutante protegge gli altri e ha uno spirito generoso e altruista. Nella sua storia si possono ritrovare aziende che operano in ambito sanitario, assistenziale ed enti no profit.

Amnesty International è l’esempio del brand Aiutante.

 

Il Creatore

Il Creatore è un’azienda che mette le mani in pasta, creativa e innovatrice. È maggiormente pratica rispetto al Mago.

Questo tipo di brand vuole dare forma a un’idea e creare valore attraverso lo sviluppo di competenze tecniche e artistiche. Tipologie di aziende del genere sono molto comuni nell’ambito delle tecnologie, del marketing e del design.

Brand che con la loro storia si ispirano all’archetipo del creatore sono Apple, Lego, Nintendo e Adobe.

 

Il Comandante

Il brand che è Comandante parla con una sola voce, il presidente dell’azienda o chi per lui. È invincibile, ed è l’unica alternativa valida sul mercato.

Si tratta di aziende governative o del settore tecnologico, finanziario o di sicurezza.
Brand che esercitano la loro influenza per creare un ambiente sicuro, stabile e prospero.

Alcuni esempi di brand famosi di questo archetipo sono Microsoft, IBM, Rolex e American Express.

 

Conclusioni

Per essere rilevante un brand deve trovare il proprio senso più profondo, quel “perché” che ne guida le azioni e ne definisce il futuro. Gli Archetipi giocano un ruolo essenziale nel trovare un’identità, e possono essere facilmente utilizzati come modello di base su cui fondare la propria storia e la propria comunicazione.