Influencer Marketing: tra Micro e Macro

Fare l’influencer sembra ormai essere tra i lavori più ambiti. Ma cos’è realmente un influencer?

Un influencer è una persona che ha una buona conoscenza del settore in cui opera e un pubblico attento a quello che dice, che riesce a coinvolgere online attraverso la creazione e condivisione di contenuti, influenzandone i comportamenti.
Sul web l’influenza è quindi determinata da autorevolezza e coinvolgimento.

Riassumendo, le componenti fondamentali che caratterizzano un buon influencer sono:

  • la presenza di un pubblico attento e attivo;
  • la buona conoscenza di un determinato settore;
  • la pubblicazione e condivisione di contenuti autorevoli con un alto tasso di coinvolgimento (like, commenti, condivisioni);
  • la capacità di influenzare i comportamenti del proprio pubblico, soprattutto riguardo agli acquisti.

 
 

Cosa possiamo fare con gli influencer?

Possiamo promuovere la nostra attività tramite i loro canali online, e utilizzare la loro popolarità e la loro capacità di coinvolgere il proprio pubblico per far acquistare i nostri prodotti/servizi.

Il costo degli influencer può variare ma la loro potenzialità risulta essere enorme, soprattutto se stiamo promuovendo un prodotto in una nicchia e ad un target ben determinato. Inoltre, molti influencer hanno un rapporto diretto con il proprio pubblico, e questo aumenta sia il coinvolgimento sia la possibilità di acquisire il cliente da parte del brand.

Esistono principalmente due categorie di influencer: i macro influencer e i micro influencer
 
 

Macro Influencer

Tra i macro influencer, i più noti sono le web star, utenti che stanno facendo la loro fortuna tramite video su Youtube, post su Instagram o blog di un determinato argomento.

Uno degli esempi più noti in Italia è indubbiamente Chiara Ferragni: con il suo fashion-blog The blonde salad, nato nel 2009 e attivo ancora oggi, ha raggiunto milioni e milioni di follower in tutto il mondo, oltre a creare una propria linea di abbigliamento.

Un altro esempio italiano di influencer nel campo della moda è Irene Colzi, che grazie al suo blog Irene’s Closet, nato sempre nel 2009, è riuscita a collaborare con brand del calibro di Asos, Ferragamo, Prada, Omega, Yves Saint Laurent, Dior, Coca Cola e tanti altri, fino ad arrivare a condurre un programma su Rai 2.

Infatti, non tutti gli influencer sono solo web star!
Anche i personaggi televisivi e sportivi possono essere a mio avviso dei macro influencer (uno dei primi è stato, secondo me, Mike Bongiorno nei suoi mitici “consigli per gli acquisti”). Oltre alla tv, può essere considerato un influencer anche un famoso giornalista o un esperto in un determinato settore, che con un’intervista o un post sui social network si esprime a favore o contro un determinato argomento influenzando i comportamenti del suo pubblico.
 
 

Micro Influencer

I micro influencer, a differenza dei grandi numeri in termini di like e interazioni dei macro, sono persone che si distinguono dalle altre per la loro abilità di emergere online grazie a contenuti accattivanti e autorevoli, di sicuro interesse per i brand.

Può essere considerato un micro influencer chi online riesce a comunicare con un pubblico che si aggira tra le 5000 e le 10000 persone.

Non avendo un pubblico così gremito e un portfolio di collaborazioni che gli permetta di richiedere cifre elevate per sponsorizzare un determinato prodotto e/o servizio, i micro influencer risultano essere molto interessanti per un brand: al prezzo di un macro influencer si può sviluppare una campagna pubblicitaria online con più micro influencer e far presa su più utenti.

Un sicuro vantaggio portato dal micro influencer, rispetto al macro, è la possibilità di trasformare l’influenza sui social in un passaparola reale, che rende ancor più vera l’affidabilità e l’autenticità, sempre più ricercata dagli utenti della rete.
 
 

Quanto costa un influencer?

Dopo aver individuato un influencer, la prima cosa da fare è verificare i suoi profili social, il volume del suo pubblico e il relativo tasso di coinvolgimento per determinare quale cifra offrirgli. Infatti non esistono tariffe fisse e nemmeno un catalogo che stabilisca regole ben precise: a seconda del paese e del settore in cui opera questo influencer, la cifra varierà.

Per farti un’idea di quale può essere il costo di una campagna con influencer, ecco alcune fasce di prezzo che puoi prendere come esempio:

  • Influencer dai 5000 ai 10.000 followers: tra i 40 e i 200 euro.
  • Influencer dai 15.000 ai 50.000 followers: tra i 300 e i 500 euro.
  • Influencer con oltre 100.000 followers: a partire da 1.000 euro.

(n.b: le cifre riportate sono solo indicative e presuppongono alla base un alto tasso di coinvolgimento)

 
 

Vantaggi e svantaggi tra i micro e macro influencer

Per un brand già sulla cresta dell’onda e con budget pubblicitari elevati, scegliere i macro influencer è indubbiamente una scelta d’immagine: l’influencer potrebbe essere utilizzato anche come testimonial di una campagna non basata per forza sui social network, portando l’attenzione al brand anche offline e legandosi in tutto e per tutto al brand di cui diventano ambassador.

Un brand in crescita, invece, come ad esempio quello che sta sviluppando una startup, potrebbe far leva sull’autorevolezza di tanti micro influencer per raggiungere in maniera più capillare diversi territori e diversi pubblici. Infatti molti micro influencer sono specializzati in particolari aspetti di determinati settori. Per questo motivo i loro follower saranno per lo più affini a quel campo di interesse e per il brand sarà più facile raggiungere un target ultra specifico, interessato alle stesse tematiche che il brand vuole trasmettere tramite gli influencer.


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