L’importanza della libertà di consumo sul web

Viviamo in un periodo storico in cui gli algoritmi dominano sempre di più il web.

Ti sarà sicuramente capitato di vedere un post interessantissimo sul tuo news feed di Facebook, ma di non poterti fermare a leggerlo perché in quel momento avevi altro da fare.
Quante volte hai provato a ricercarlo nel tuo news feed senza successo, perché la piattaforma aveva deciso che il tempo di quel post era scaduto?

E ti sarà sicuramente capitato di leggere un post su un social network e di volerlo commentare in un secondo momento, perché in quel momento magari è scattato il tuo turno in banca o alla posta.
Quante volte hai provato a ritrovarlo ma senza successo, perché un algoritmo, in base alle interazioni che quel post ha ricevuto, ha deciso che non era abbastanza interessante?

Il modo in cui gli algoritmi dei social network e motori di ricerca filtrano i contenuti in base alle connessioni sociali, ai gusti, agli interessi personali, è la rappresentazione di quanto non siamo più liberi di consumare contenuti sul web senza che qualcuno li selezioni in precedenza per noi.

Costruire luoghi in cui si garantisce all’utente la libertà di scegliere che contenuto consumare oggi rappresenta un valore aggiunto.

Anche se c’è qualcuno che dice che il blogging è morto schiacciato sotto l’avanzata dei social network, io penso che il blog sia ancora oggi uno strumento importantissimo, che riesce a produrre risultati sempre migliori rispetto a quelli dei vari Facebook, Instagram, ecc.

Infatti a differenza dei social network, un blog è uno spazio in cui l’utente può decidere liberamente quale contenuto consultare e quando consultarlo.
Non esiste un filtro algoritmico che decide di far vedere questa o quella cosa. L’unico filtro è quello umano dell’autore del blog.

I risultati che può ottenere un blog dipendono da come il suo autore decide di utilizzarlo!

Sempre più spesso chi ha un blog tende ad esternalizzare le fonti, utilizzando ad esempio Wikipedia o altri siti autorevoli per spiegare un argomento senza doversi mettere lì a scrivere.

Esternalizzare le fonti è un processo normalissimo, e ammetto che anche a me è capitato di farlo.
Questa tendenza però porta via inevitabilmente utenti dal sito.

Quando ho aperto il mio primo blog nel 2011, anch’io tendevo a rimandare i miei utenti a fonti come Wikipedia.
Col tempo però mi sono reso conto di quanti utenti abbandonassero il mio sito, per approfondire l’argomento sulla fonte che gli avevo indicato.

Non solo perdevo traffico al sito, ma come fossi un filtro toglievo ai miei utenti la libertà di leggersi quel contenuto in santa pace, spingendoli ad andarsi a cercare la risposta da un’altra parte.

Se da una parte avere delle fonti esterne aiuta a dare maggiore autorevolezza a un articolo del blog, dall’altra non permette all’articolo di essere la completa soluzione che l’utente sta cercando, costringendolo ad andarsela a cercare da un’altra parte.

Una possibile soluzione alla libertà di consumo di un contenuto: il Glossario.

Oltre a descrivere l’argomento in maniera chiara e completa, senza dover rimandare l’utente a fonti esterne, un modo per permettere al lettore di consultare l’articolo di un blog senza dover uscire per forza dal sito è il glossario.

Un glossario è una raccolta di termini appartenenti ad un ambito specifico e circoscritto.

(Wikipedia)

A differenza di un vocabolario o un dizionario, un glossario è una raccolta di termini e locuzioni appartenenti a un determinato argomento, generalmente tecnico.

Per un blog che si occupa di un settore particolare, avere un glossario è un modo per aiutare l’utente a comprendere meglio l’argomento di cui si sta parlando, senza doverlo fare uscire dal sito.

Tra i vari plugin WordPress che ho testato, il migliore per la realizzazione di un glossario secondo me è CM Tooltip Glossary.
Dopo averlo installato, questo plugin creerà automaticamente una pagina glossario con un menù per consultare le varie voci, linkate, sempre in automatico, a tutte le parole identiche presenti nel sito.

Anche se online viene presentato come il plugin WordPress più completo per la realizzazione di un glossario, CM Tooltip Glossary ha bisogno di qualche modifica al CSS, soprattutto per l’usabilità su mobile.

Avere un glossario sul proprio sito è anche una buona strategia di web marketing.

Creando una rete di link, un glossario conferisce maggiore importanza ai contenuti presenti sul sito e permette di ottenere un miglior posizionamento sui motori di ricerca.

Hai già pensato di realizzare un glossario?

Oltre ad essere una possibile soluzione al problema della libertà di consumo che affligge numerosi blog, che rimandano in continuazione i loro utenti a fonti esterne, creare un buon glossario online può essere un’idea davvero vincente per dare visibilità ai tuoi contenuti.