SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization, che in Italiano significa Ottimizzazione per i Motori di Ricerca.
Con il termine SEO si intendono tutte quelle attività volte a migliorare la scansione, l’indicizzazione e il posizionamento di un sito web da parte dei motori di ricerca, come ad esempio Google.
La SEO non può essere considerata come una “scienza esatta”, in quanto dipende da una lunghissima e complicata serie di fattori, alcuni dei quali non sono nemmeno conosciuti, se non dai motori di ricerca stessi (i famosi algoritmi).
Fare SEO significa testare in continuazione una serie di attività su un sito web e monitorarne il risultato sui motori di ricerca.
Mi sono avvicinato al mondo del web marketing proprio perché affascinato dalla SEO.
Ho trovato sempre molto stimolante lo scontro dell’uomo con l’algoritmo che si nasconde dietro i motori di ricerca, un po’ come lo scontro tra la resistenza umana e le macchine di Skynet in Terminator.
Questo è ciò che per me significa fare SEO!
Anche se nel corso degli anni mi sono ritrovato a fare diverse volte lavori SEO, non mi sono mai considerato un “SEO puro”.
I SEO sono spesso persone estremamente precise e meticolose, e a volte anche un po’ introverse. Non sono sempre abituati a stare sotto i riflettori, ma passano molto tempo davanti a uno schermo di un computer ad analizzare dati ed elaborare strategie.
Un esempio è Salvatore Aranzulla, considerato forse il più grande SEO in Italia, che ha iniziato a mostrarsi in pubblico solo nel 2017.
Ma cosa significa fare SEO per chi fa SEO?
Ho voluto fare questa domanda a quelli che considero i migliori esperti SEO in Italia.
Non tutti mi hanno risposto, e non tutti mi hanno dato delle risposte che mostrano chissà quale entusiasmo per questa attività. Alcuni la vedono ad esempio come una sfida, come uno studio dei dati, come una ricerca sociologica sui comportamenti delle persone, come un modo per ottenere il massimo da un sito web, mentre per altri invece ormai fare SEO è un lavoro come un altro, niente di più niente di meno.
IVANO DI BIASI
Nato come sviluppatore di videogame, dopo anni di sacrifici, soddisfazioni e qualche fallimento, decide di dedicarsi al mondo dei motori di ricerca, riscuotendo fin da subito un grande successo in ambito SEO.
Ivano Di Biasi è il fondatore di SEO Zoom, la prima suite SEO realizzata in Italia, progettata da SEO italiani per il mercato italiano, che negli ultimi anni rappresenta una validissima alternativa al famoso SemRush.
Cosa significa fare SEO per Ivano Di Biasi?
<< Fare SEO significa fare in modo che il sito comunichi perfettamente con Google, se poi gli dice cazzate non è colpa della SEO ma di chi non sa gestire i siti web.
Credo sia esattamente quella la SEO, la capacità di far vedere tutto quello che abbiamo da offrire a Google. Se ci riusciamo ed abbiamo anche qualcosa di valido allora funziona.
Esistono tantissimi siti con contenuti fantastici ma a causa di una serie di problemi SEO non riescono “a farlo sapere” a Google. Non sanno “comunicare” e le fantastiche cose che fanno rimangono nell’ombra.
Un buon SEO “la fa sapere a Google”, mettendo il sito in comunicazione con il motore di ricerca. >>
MARCO MALTRAVERSI
“SEO e SEM Guida Avanzata al Web Marketing” di Marco Maltraversi è stato il primo libro in assoluto che ho letto sulla SEO, e per molto tempo ha rappresentato per me un vero punto di riferimento.
Ingegnere informatico e docente universitario, Marco Maltraversi opera da anni nel mondo del web marketing ed è tra gli organizzatori del Marketing Business Summit, un evento dedicato al mondo del business, marketing, SEO, social media e ADV.
Cosa significa fare SEO per Marco Maltraversi?
<< La SEO è paragonabile al Trading: quando si applica l’effetto leva puoi ottenere risultati fantastici in poco tempo, ma puoi perdere tutto in un attimo! Il SEO deve avere la giusta visione per ottenere il massimo risultato rispettando tutte le regole dei motori di ricerca (come ad esempio Google)! Questo è quello che mi piace dire nei miei talk e ai miei studenti.
Oggi la SEO ha avuto un cambiamento enorme e fare SEO vuol dire prima di tutto avere una visione globale su ogni aspetto del marketing aziendale e al contempo avere conoscenze tecniche avanzate. >>
DAVIDE POZZI
In Italia quando dici Web dici Davide Pozzi.
Ha iniziato a lavorare con l’online nel 1995, quando Internet sembrava una tecnologia ultrafuturistica sulla quale molti non avrebbero scommesso nemmeno un centesimo.
Conosciuto da tutti come il Tagliaerbe (come il titolo dell’avveniristico film sulla realtà virtuale del 1992) Davide Pozzi oggi lavora principalmente come Consulente SEO.
TagliaBlog, il blog che ha creato nel 2002 e dal 2020 di proprietà di Max Valle, è uno dei punti di riferimento online per chi si occupa di SEO.
Cosa significa fare SEO per Davide Pozzi?
<< La mia definizione di SEO è: l’insieme di tutte le attività atte a migliorare la visibilità un contenuto sui motori di ricerca.
Per me, fare SEO significa:
1. sfidare gli algoritmi di Google;
2. sfidare gli altri webmaster che competono per le stesse mie keyword;
3. dare una risposta utile e pertinente all’utente che sta cercando una soluzione ad un suo problema. >>
FRANCESCO MARGHERITA
Francesco Margherita è il SEO che in Italia ha promosso il concetto di SEO Semantica, una forma di SEO che studia il significato e il rapporto delle frasi e delle parole presenti su una pagina web agli occhi del motore di ricerca.
Dopo il lancio di Google Hummingbird, l’aggiornamento dell’algoritmo di Google che ha cambiato radicalmente il modo di fare SEO, gli studi di Francesco Margherita hanno iniziato a interessarmi parecchio. Nella sua semantica sono riuscito a trovare delle soluzioni SEO davvero valide per il posizionamento di siti web a cui ho lavorato.
Oltre a occuparsi di formazione ed essere un consulente SEO, Francesco Margherita è un sociologo, scrittore e musicista, che vive in pace a contatto con la natura.
Cosa significa fare SEO per Francesco Margherita?
<< La SEO è un insieme di tattiche e strategie che concorrono a risolvere problemi delle persone attraverso il web. Per me è un lavoro come un altro.
Comodo perché mi permette di seguire i miei veri interessi, cioè la musica “suonata” e stare con la mia famiglia. Faccio SEO perché mi viene bene e riesco a guadagnare abbastanza da vivere in pace con il mondo. >>
ALE AGOSTINI
Ale Agostini è un imprenditore con anni di esperienza in marketing digitale, sia italiano che internazionale. Ha collaborato con brand come Ferrero, Campari e Booking.com ed è stato docente e relatore in eventi formativi come TEDx, SMX Milano, SMAU Milano, BIT Milano.
Oltre ad aver effettuato numerosi studi sull’intelligenza artificiale, Ale Agostini è autore di numerosi e interessantissimi libri sulla SEO.
Cosa significa fare SEO per Ale Agostini?
<< Grazie al Seo ho quadruplicato il fatturato della mia ex agenzia di traduzioni Agostini associati.
Per me Seo è far trovare quello che fai a chi lo cerca nel momento giusto. In altre parole Seo è la prima forma di User Experience nella pagina di Google. >>
GIORGIO TAVERNITI
Giorgio Taverniti è il fondatore di uno dei più attivi forum italiani dedicato a SEO e a sviluppo web: Forum GT.
Con più di 115.000 iscritti, Forum GT è un punto di riferimento per chiunque cerca delle risposte a domande riguardanti la SEO è il web design.
Su YouTube il canale di Giorgio Taverniti, seguito da quasi 30.000 persone, approfondisce e affronta ogni settimana argomenti e novità riguardo SEO, Google, YouTube e gli altri social network.
Cosa significa fare SEO per Giorgio Taverniti?
<< Ho la mia definizione di SEO: una pratica di ricerca che ci conduce a comprendere come soddisfare i bisogni espressi dalle persone tramite una ricerca.
Per me questa frase racchiude ciò che è fare SEO, ovvero costantemente ricercare il bisogno delle persone rispetto alla sessione di ricerca, aggiornarlo perché cambia sempre e di conseguenza agire andando a creare una serie di risposte ai bisogni. >>
DARIO CIRACI’
Dario Ciracì è co-founder e blogger di Webinfermento, digital agency di Bari che si occupa di sviluppare strategie e soluzioni di Social Media Marketing e SEO.
Tra i primi in Italia a scrivere e lavorare in ambito social media, ha presto affiancato alla passione per il web quella per i motori di ricerca, divenendo nel tempo uno dei migliori consulenti SEO italiani.
Cosa significa fare SEO per Dario Ciracì?
<< Un tempo fare SEO significava, come dice l’acronimo, ottimizzare un sito per i motori di ricerca. L’utente ha però nel tempo evoluto le sue modalità di ricerca e di navigazione e, di conseguenza, anche i motori di ricerca sono cambiati molto rispetto a 20 anni fa.
Oggi non si ottimizza più soltanto il sito web per il motore di ricerca, ma si ottimizzano intere esperienze di navigazione dell’utente, che possano avere un impatto significativo sulle ricerche organiche e, ancora più auspicabile, sulle conversioni e acquisti online.
Ecco perché oggi, chi fa SEO, ha un ruolo sicuramente più importante rispetto al passato, data l’alta interdipendenza che oggi la disciplina ha con gli altri canali di web marketing. Se faccio branding con i social posso avere un riscontro sulle ricerche organiche, in quanto gli utenti inizieranno a cercarmi non soltanto con money keyword ma anche con quelle branded. Come anche il fatto di vedermi onnipresente nelle ricerche Google (con risultati organici e sponsorizzati) può avere un impatto sulla brand loyalty. >>
ERMINIA GUASTELLA
Erminia Guastella è una SEO atipica.
Non fa SEO per aiutare il sito web di un’azienda a scalare con i suoi prodotti le posizioni dei motori di ricerca, ma si occupa di SEO a livello giornalistico.
Dopo aver lavorato offline per quotidiani e televisioni locali, per poi spostarsi sul web con testate di cultura, spettacolo e turismo, approda alla SEO nel 2007.
Dal 2012 è responsabile SEO de Il Fatto Quotidiano.
Cosa significa fare SEO per Erminia Guastella?
<< Al di là delle definizioni e degli aspetti tecnici della SEO, per me che non sono una “smanettona” ma vengo da mondo del giornalismo e della comunicazione, fare Seo ha sempre voluto dire rispondere ai bisogni e agli interessi degli utenti, e quindi dei lettori.
Ovviamente con contenuti il più possibile di qualità ed esaustivi, anche se non manca una bella quota di “intrattenimento” e di informazione “mordi e fuggi”.
Con il tempo, grazie all’esperienza, è stato anche possibile “anticipare” questi bisogni/interessi dei lettori, sganciandosi un po’ dall’ossessione dei “trends”. Il tutto sempre con l’obiettivo di arrivare a più persone possibili, con la speranza di fidelizzarle come lettori. >>
GIULIA BEZZI
Giulia Bezzi è una SEO Specialist davvero innamorata della SEO.
Oltre a essere CEO di SeoSpirito, agenzia SEO di Padova, è Co-Founder di &Love, società che si occupa di realizzare eventi davvero coinvolgenti, capaci di tenere il pubblico incollato alla sedia grazie a interventi interessanti e di valore su diversi argomenti.
Il primo evento di &Love, e forse il più importante, è SEO & Love, lo spettacolo che riunisce ogni anno gli amanti della SEO.
In ambito SEO, Giulia è specializzata nella creazione dell’architettura del sito web. Affiancata da un team di copywiter e supportata da alcuni importanti software, con la sua agenzia è in grado di raggiungere risultati molto performanti.
Cosa significa fare SEO per Giulia Bezzi?
<< SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization, il significato sembra essere addirittura banale se vogliamo: tutto ciò che serve per fare in modo che il motore di ricerca scansioni e indicizzi bene il nostro sito così da avere maggiori possibilità di essere ben posizionato nella pagina di ricerca.
È immutata la definizione, ciò che cambia è l’utente che naviga, i relativi algoritmi che governano il mondo Google (perché diciamocelo che il motore di ricerca è assolutamente lui), la conoscenza e gli strumenti che noi utilizziamo per i nostri siti.
Per me, essere una SEO Specialist, significa: essere lungimirante, saper gestire il canale organico non per essere primi ma per portare più soldi possibile al mio cliente (efficienza ed efficacia nel lavoro sono importantissimi), non innamorarmi mai di una procedura, lasciare alle macchine tutto ciò che possono fare meglio di me (io, per esempio, sono Brand Ambassador orgogliosa di Kleecks, SaaS di ultima generazione che mi permette di avere millemila marce in più) e avere una conoscenza multidisciplinare del mondo online e del comportamento dell’utente offline.
Fare SEO significa curare il canale che, se trattato come si deve, porta a grandi soddisfazioni, di seguito alcuni dati condivisi sul blog di SEMrush in uno dei miei ultimi articoli:
– la SEO ha circa il 20% di possibilità di traffico in più della pubblicità a pagamento su Google, sia da desktop che da mobile (Sparktoro, 2019);
– chi ha pubblicato almeno 16 contenuti mese, riceve 5 volte più lead di chi ne ha pubblicati 4 o meno al mese (Express Writers, 2017);
– in media, da desktop, il traffico organico converte 10 volte di più che quello da social media (ecommercetips, 2018);
– il 39% di tutto il traffico e-commerce globale proviene dalla ricerca (seotribunal, 2019);
– chi usa la combo SEO e Advertising in SERP ha il 25% di clic medi in più e il 27% di profitti in più di chi non lo fa (seotribunal, 2019).Non c’è dubbio e i numeri parlano chiaro e, devo dire, che sono sempre più convinta che fare SEO dia delle soddisfazioni pazzesche per chi è innamorato del lavoro che genera denaro al proprio cliente. >>
FRANCESCO DE NOBILI
Docente dell’Università di Bologna, la IUSVE e l’Università di Siena, Francesco De Nobili è un consulente di digital marketing con un approccio molto analitico.
Conoscere i dati rappresenta una parte molto importante per chi opera nel digital marketing e soprattutto nella SEO. Questa è la base su cui un SEO come Francesco De Nobili costruisce una strategia capace di far fare a un sito la differenza sul web.
Cosa significa fare SEO per Francesco De Nobili?
<< Credo che oggi non si possa separare la SEO dalla parola marketing.
Anzitutto è studio dei dati: gli intenti di ricerca oggi guidano i business, le attività aziendali e finanziarie, gli studi sociologici e la psicologia dei consumatori.
Troppe volte si considera questa attività secondaria o semplicemente legata alla richieste dell’azienda, quando invece è almeno il 50% delle attività di posizionamento.
Poi ci sono gli aspetti tecnici: dalla creazione di contenuti, all’ottimizzazione tecnica fino alle performance del sito e alla strategia di link building.
L’una non può fare a meno dell’altra, ma la sfida a cui sono chiamati i SEO di oggi e del futuro è sempre più legata ad un modello di competenze trasversale, perché (fortunatamente) non si tratta solo di smanettare con il codice, ma la strategia farà sempre di più la differenza. >>
Digital Marketing Manager, Copywriter per vocazione, Fotografia, Food e Fashion come passione. Nel tempo libero mi piace ascoltare buone storie.